Il segretario regionale Uil Scuola Lombardia risponde al ministro Salvini
Dopo il clamore suscitato in questi giorni dopo il caso dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello per lachiusura della scuola per il Ramadan, e dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro Salvini sul limite del 20 per cento di alunni stranieri nelle scuole, ieri è intervenuto il Segretario regionale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente.
“Le parole del ministro Salvini sull’inclusione degli alunni stranieri limitata al 20 per cento – ha dichiarato il Segretario Parente – hanno fatto ancora più scalpore all’indomani del discorso del presidente Mattarella che ha elogiato i docenti italiani, che lavorano in condizioni difficili per tutti i problemi del sistema scolastico, per i quali lottiamo da anni”.
Parente ha sottolineato come in Lombardia nelle scuole di periferia gli alunni stranieri spesso superano il 50 per cento.
” E questo è il risultato di politiche sbagliate nel corso degli anni e di una natalità troppo vicina allo zero in Italia, diversamente dalle nazionalità straniere. Per non parlare del problema della classi pollaio che si risolverebbe abbassando il numero di alunni per classe, il che significa non necessariamente stranieri in meno per classe.”
Parente è poi intervenuto sulla questione dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello.
” Non voglio entrare nel merito della decisione ma posso intervenire sulla competenza. Il Dirigente scolastico di Pioltello, con la rettifica della delibera scolastica, che ha cancellato la parola Ramadan non ha commesso alcun illecito, perché la chiusura della scuola e la sospensione delle attività didattiche vengono deliberate all’unanimità dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto sia ad inizio anno, per le chiusure prestabilite, sia per quelle aggiuntive durante il corso dell’anno scolastico”.
Si legge nella delibera:
E’ stata confermata la decisione di lasciare la chiusura straordinaria della scuola nei giorni 10 e 26 aprile in considerazione dell’altissimo tasso di assenza prevedibile per consuetudini della popolazione scolastica.