Nuove classi di Concorso: Scuola Secondaria e Materie Stem
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 2024 il decreto 22 dicembre 2023 revisione e aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il decreto entra in vigore dall’11 febbraio 2024.
In vigore le nuove Tabelle (Gazzetta Ufficiale 10 febbraio 2024)
Il decreto non ha carattere retroattivo.
L’art. 5, comma 1, dispone infatti che
” Coloro i quali all’entrata del presente Decreto sono in possesso di titoli di studio validi per l’accesso alle classi di Concorso ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n°19, come modificato e integrato dal Decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 9 maggio 2017, n°259, con particolare riferimento all’art.5, possono fare riferimento ai requisiti ivi previsti per presentare domanda di partecipazione alle procedure concorsuali, alle procedure abilitanti e ai percorsi di specializzazioni sul sostegno o per accedere alle graduatorie per il conferimento delle supplenze”.
La tabella A, che costituisce parte integrante del presente decreto, individua le classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, gli insegnamenti a esse relativi, i titoli necessari per l’accesso alle suddette classi di concorso.
Ed è stato pubblicato anche il Decreto ministeriale che integra i requisiti di accesso per le classi di concorso A26 Matematica e A28 Matematica e Scienze è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di un provvedimento che attua quanto contenuto nel DL 36 del 30 aprile 2022, convertito nella Legge 79 del 29 giugno 2022, volta ad ampliare la platea di aspiranti che possono accedere alle classi di concorso A-26 e A-28.
Due tra le classi di concorso, dove c’è più bisogno di docenti, in cui sia per le assunzioni di ruolo, sia per la copertura del personale assente temporaneamente.
Il provvedimento è entrato in vigore il 16 gennaio con diversi mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista.