Abuso dei contratti a termine: condannato il Mim al risarcimento danni
Il Tribunale di Genova ha accolto il ricorso presentato dall’Ufficio Legale Nazionale della Uil Scuola Rua, rappresentata dall’avvocato Domenico Naso, e ha condannato il Ministero al risarcimento del danno per l’eccessivo abuso utilizzo dei contratti a termine, a danno del personale della scuola.
“Il Tribunale di Genova – si legge nella sentenza – accerta e dichiara l’abusiva reiterazione, da parte del Ministero convenuto, dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il ricorrente per effetto del superamento di 36 mesi di durata complessiva del rapporto di lavoro dagli stessi disciplinato;
-conseguentemente dichiara tenuto e pertanto condanna il Ministero convenuto, in persona del ministro pro tempore, al pagamento a favore del ricorrente di un’indennità onnicomprensiva nella misura di 10 (dieci) mensilità dell’ultima retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR, oltre alla maggior somma tra rivalutazione monetaria ed interessi, dalla maturazione al saldo”.
Secondo tale decisione,
“nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato in caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una pubblica amministrazione il dipendente, che abbia subito la illegittima precarizzazione del rapporto di impiego, ha diritto, al risarcimento del danno nella misura pari ad un’indennità onnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione.
l’Ufficio legale di Uil Scuola Rua sottolinea come:
“L’abusiva reiterazione di contratti a termine con il medesimo lavoratore produce una situazione di incertezza sulla stabilità occupazionale, definito danno da precarizzazione, che lede la dignità della persona, quale diritto inviolabile, di cui è proiezione anche il diritto al lavoro in quanto tale, riconosciuto nel diritto interno dagli artt. 2 e 4 della Costituzione e nel diritto eurounitario dagli artt. 1 e 15 della Carta di Nizza”.
“ Appare equo, considerato che l’impegno orario per i primi anni è stato limitato, quantificare l’indennità in 10 mensilità dell’ultima retribuzione ai fini del calcolo del TFR, misura che appare idonea ad assicurare il rispetto dei principi di effettività ed equivalenza”.
Per il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile:
“ Il Governo deve intervenire per ripristinare la legalità e per coprire tutti i posti disponibili: su cui si reiterano le supplenze per più anni testimoniate dai numeri elevati di precari, con contratto a tempo indeterminato per garantire stabilità al personale interessato, migliorare la funzionalità delle scuole e contribuire a mettere in moto l’economia del Paese che passa inevitabilmente dalla stabilità del lavoro .